Quando è possibile e quanto si risparmia davvero
Ogni anno, con l’uscita del nuovo iPhone, molti professionisti e titolari di Partita IVA si chiedono se sia possibile dedurre dai costi l’acquisto del dispositivo e detrarne l’IVA.
La risposta, come spesso accade in ambito fiscale, è… dipende.
Regime forfettario: niente deduzione diretta
Per chi opera in regime forfettario, non è possibile dedurre i costi sostenuti e quindi neanche l’acquisto di beni strumentali, compresi smartphone, computer o altri dispositivi tecnologici.
In questo regime, infatti, le spese vengono calcolate in modo forfettario con un coefficiente che varia in base al codice ATECO, senza tenere conto dei costi reali dell’attività.
In pratica, anche se l’iPhone ti serve per lavorare, il fisco lo considera “incluso” nella percentuale di deduzione predefinita.
Regime ordinario: sì, ma con limiti
Per chi opera in regime ordinario o in contabilità semplificata, invece, tranne in casi particolari, è possibile dedurre una parte del costo e detrarre una parte dell’IVA.
Il principio generale è quello dell’uso promiscuo: anche quando l’iPhone sia utilizzato esclusivamente per lavoro la legge presume sempre che il telefono venga utilizzato anche per motivi personali.
Dunque, le regole principali, sono le seguenti:
- IVA detraibile al 50%;
- Costo, aumentato del 50% dell’IVA indetraibile, deducibile fino all’80% suddiviso in 5 quote di ammortamento annuale.
Un esempio pratico
Immaginiamo l’acquisto di un iPhone 17 Pro da 1.200 euro + 264 euro di IVA:
- IVA detraibile: 132 euro cioè il 50% dei 264 totali;
- Costo deducibile dall’utile in 5 anni: 1.065,60 euro cioè l’80% di 132 + 1.200 euro.
Il risparmio complessivo dipende da diversi fattori, tra cui la situazione personale del contribuente e la forma sociale dell’attività. Tuttavia, si tratta di un’ottima opportunità per far scendere, in maniera considerevole, il costo effettivamente sostenuto.
Conclusione
La convenienza dell’operazione dipende dal regime fiscale specifico e dall’effettivo utilizzo del bene. Si precisa, infatti, che il telefono deve essere intestato all’impresa.
Per un libero professionista in regime ordinario, la deduzione può essere utile se l’iPhone viene usato quotidianamente per attività operative, gestionali o di comunicazione.
Per chi è in forfettario, invece, la spesa resta totalmente a carico del contribuente.
In conclusione, nel 2025, “scaricare” il nuovo iPhone resta un vantaggio riservato a chi lavora in regime ordinario, da valutare caso per caso.
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