Come funziona e a chi conviene davvero
Il Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2025 ha approvato il disegno di legge di Bilancio 2026, che introduce ufficialmente la “Rottamazione quinquies”, ovvero la nuova definizione agevolata dei carichi pendenti affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Si tratta della quinta edizione della cosiddetta “rottamazione delle cartelle” che punta ad offrire una nuova possibilità a imprese e contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale, alleggerendo il debito da interessi e sanzioni.
Cosa prevede la rottamazione quinquies
La nuova misura prevede l’estinzione dei debiti risultanti dai carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
In particolare, si tratta di somme dovute per:
- imposte non versate risultanti da dichiarazioni annuali,
- attività di controllo automatizzato (articoli 36-bis e 36-ter del DPR 600/1973 e 54-bis del DPR 633/1972),
- contributi previdenziali dovuti all’INPS, esclusi quelli derivanti da accertamenti.
Il contribuente potrà pagare solo l’importo del capitale, oltre alle spese di notifica e procedura, senza corrispondere interessi, sanzioni o aggio.
Le modalità di pagamento
È possibile scegliere tra due differenti modalità di pagamento:
- un’unica soluzione entro il 31 luglio 2026;
- un piano rateale fino a 54 rate bimestrali, con scadenze che si estendono fino al 2035.
Nel caso di rateizzazione, verranno applicati interessi del 4% annuo a partire dal 1° agosto 2026.
Come aderire
Per aderire alla misura, il contribuente dovrà presentare istanza online entro il 30 aprile 2026 sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Nella domanda dovrà anche dichiarare eventuali giudizi pendenti sui debiti oggetto di rottamazione e impegnarsi a rinunciarvi.
Una volta inviata la domanda, inoltre, scatteranno importanti sospensioni automatiche, fra cui:
- la sospensione delle procedure esecutive in corso;
- il blocco di nuovi fermi o ipoteche;
- la sospensione delle dilazioni precedenti;
- il mantenimento temporaneo della regolarità ai fini DURC fino al pagamento della prima rata.
A chi conviene aderire
La rottamazione quinquies è particolarmente utile per:
- imprese con debiti fiscali datati, che vogliono ripulire la posizione per tornare a operare in modo regolare;
- liberi professionisti o società che intendono rientrare in circuiti di credito o partecipare a bandi pubblici;
- contribuenti decaduti che avevano già aderito a precedenti rottamazioni ma non sono riusciti a completarne i pagamenti.
Conclusione
La rottamazione quinquies rappresenta una nuova opportunità per ripartire, ma richiede una valutazione strategica di fattibilità molto approfondita.
È, infatti, essenziale verificare se la convenienza fiscale e finanziaria giustifichi l’adesione, considerando la tipologia del debito, le somme residue e gli obiettivi dell’impresa o del singolo contribuente.
Come sempre, la vera differenza la fa la pianificazione: conoscere bene le regole oggi significa risparmiare e proteggere la propria attività domani.
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