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SRL o forfettario

Molti imprenditori, raggiunta una certa soglia di fatturato, si chiedono se sia arrivato il momento di aprire una SRL.

La risposta a questa domanda non è, tuttavia, scontata.

1. Il punto di partenza: il fatturato e i costi

Prendendo in esame un caso concreto si nota che con 85.000 euro di fatturato e 20.000 di costi, l’utile civilistico che si è in grado di generare è pari ad 65.000 euro. Tuttavia, il trattamento fiscale di questo elemento cambia radicalmente a seconda della forma giuridica prescelta in cui ci si trova ad operare.

A tale proposito ipotizziamo due differenti scenari:

  • Scenario SRL

Con una SRL, l’imposta IRES al 24% e l’IRAP porterebbero a circa 18.000 euro di imposte a saldo, a cui vanno aggiunti acconti di pari importo. Dunque 18.000 euro di imposte a saldo e 18.000 euro di imposte in acconto.
Inoltre, qualora i soci volessero procedere con la distribuzione degli utili generati, tali grandezze subirebbero un’ulteriore tassazione del 26% come dividendi.

A tutto ciò occorrerà aggiungere l’impatto non trascurabile della contribuzione figurativa.

Risultato? Una tassazione complessiva che può erodere significativamente il margine operativo.

  • Scenario alternativo

Il regime forfettario, finché si rispettano i limiti imposti dalla normativa, fra cui la generazione di ricavi non superiori ad Euro 85.000 euro, si applica un’imposta sostitutiva del 15% o del 5% nei primi cinque anni di attività. In tale ottica, dunque, con una pianificazione attenta dei costi, si possono ottenere vantaggi rilevanti rispetto ad una SRL.

In alternativa, il regime di contabilità semplificata permette di dedurre i costi effettivamente sostenuti, mantenendo un impatto fiscale minore e più proporzionato all’andamento effettivo dell’attività.

Non sempre, dunque, la SRL è la scelta migliore.

2. Oltre i numeri: la strategia

La convenienza non è solo una questione di aliquote. La SRL offre indubbi vantaggi in termini di tutela patrimoniale, accesso a bandi, possibilità di reinvestire gli utili e credibilità verso partner e istituti di credito. Tuttavia, con un fatturato piuttosto contenuto, i costi di gestione e l’onere fiscale rischiano di superare i benefici.

Conclusione

Tale riflessione ci mostra che la SRL, seppur strumento dotato di grande applicabilità, flessibilità e lungimiranza, non garantisce sempre un risparmio fiscale.

Ogni caso è a sé stante e deve essere trattato come tale. Occorre pianificazione e, soprattutto, occorre considerare tutte le variabili in relazione alle possibilità che il Legislatore ci offre.

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